Неадаптированные книги на итальянском языке
Произведения итальянских писателей, для уровней C1-C2.
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Юмористические рассказы известного итальянского писателя Italo Calvino.
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Дино Буццати (Dino Buzzati Traverso) — итальянский писатель, журналист и художник.
Родился в квартале Сан-Пеллегрино коммуны Беллуно в 1906 году. Учился в Милане, получил диплом юриста, в 22 года поступил в самую респектабельную газету Италии — миланскую «Коррьере делла Сера». В начале 1930-х годов появились первые романы Буццати, выдержанные в «кафкианской» манере. Во время Второй мировой войны служил в Африке в качестве журналиста при Королевских ВМС Италии. В сентябре 1943 года вернулся в Милан, где продолжил работу редактора газеты. Роман «Любовь» вышел в 1963 году. В 1964 году женился на Альмерине Антониацци. В 1972 году Дино Буццати скончался в Милане от рака поджелудочной железы.
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La protagonista, Monica, è in partenza per la Scozia, dove l'aspetta il suo principe azzurro. Tutti i suoi sogni stanno per realizzarsi: sta per sposarsi, il suo libro sta per essere pubblicato e le si schiude una nuova carriera. Ma d'improvviso gli eventi precipitano: la convivenza mette in luce i "piccoli difetti" del suo compagno, il paese in cui si trasferiscono è sperduto nella brughiera, andare d'accordo con la suocera è impossibile, e di tanto in tanto una vecchia fiamma lancia messaggi seducenti. Riuscirà la donna a trovare finalmente un equilibrio e a riconquistare la felicità?
Oceano mare racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera. Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell’oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda Almayer, dove le tante storie confluiscono. Usando il mare come metafora esistenziale, Baricco narra dei suoi surreali personaggi, spaziando in vari registri stilistici, con una scrittura suggestiva, immaginifica e musicale.Sabbia a perdita d’occhio, tra le ultime colline e il mare – il mare – nell’aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto dal vento che sempre soffia da nord. La spiaggia. E il mare.Potrebbe essere la perfezione – immagine per occhi divini – mondo che accade e basta, il muto esistere di acqua e terra, opera finita ed esatta, verità – verità – ma ancora una volta è il salvifico granello dell’uomo che inceppa il meccanismo di quel paradiso, un’inezia che basta da sola a sospendere tutto il grande apparato di inesorabile verità, una cosa da nulla, ma piantata nella sabbia, impercettibile strappo nella superficie di quella santa icona, minuscola eccezione posatasi sulla perfezione della sabbia sterminata.
Questo romanzo è limpido e leggero come la seta, il titolo infatti allude sia al motore della vicenda, che alla trasparenza del racconto stesso. La narrazione è lineare e semplice, la storia nasce quasi dal nulla e dal nulla si sviluppa, come la seta, perché molti personaggi si muovono in una bolla di vuoto tra allusioni, silenzi e sospensioni. Seta è sfuggente ed elusivo, quasi immaginario come un racconto di fiaba, nonostante i frequenti riferimenti storici. Anche il suono dei nomi riesce ad evocare un’immagine di leggerezza (Baldabiou, Madame Blanche, Hara Kei). Il romanzo è breve ed efficace, essenziale: del viaggio di Hervé vengono solo riportate alcune immagini in rapida successione, come un gabbiano che sfiora la superficie dell’acqua, senza mai tuffarsi. Lo stesso Baricco dice di Hervé: Era d’altronde uno di quegli uomini che amano assistere alla propria vita, ritenendo impropria qualsiasi ambizione a viverla.
Il Piccolo Principe arrossisce, è un bambino che non risponde alle domande, ma a qualcuna arrossisce. «E quando si arrossisce, significa sì, vero?» dice Antoine de Saint-Exupéry. É una sfumatura d’acquerello sulle guance, un tocco intimo, impudico e pungente che vale come una conferma.
Il Piccolo Principe è un racconto autobiografico. Durante tutta la sua vita Saint-Exupéry conservò questa particolarità, di arrossire invece di rispondere quando gli si presentavano situazioni di leggero imbarazzo. Fatto così raro in un adulto, che in più è un uomo, tenace residuo dell’infanzia. Un racconto doppiamente autobiografico, più di una confessione e anche un po’ un’anticipazione visionaria nell’epilogo.
La storia è ambientata nell'1978 ad Acqua Traverse, una piccola frazione di campagna. Il protagonista della storia è Michele Amitrano, un ragazzino che per caso, nei dintorni di una casa abbandonata, viene a conoscenza di un buco in un terreno nascosto, in cui sembra che ci vivesse qualcuno. Michele rimane molto turbato, ma non dice niente quando a casa trova il padre. Ogni giorno ritorna alla casa abbandonata, e scopre che nel buco nel terreno si trova nascosto un bambino, Filippo, con il quale diventano amici. Un giorno a casa di Michele arriva Sergio, un amico del padre. In quella notte scopre che i suoi genitori insieme a Sergio ed ad altri adulti hanno rapito il bambino per avere in cambio denaro dalla famiglia di Filippo: lo capisce guardando un messaggio ai rapitori fatto alla televisione dalla madre di Filippo. Michele non riesce a tener nascosto il suo segreto, e si confida con il suo migliore amico, Salvatore, che lo tradisce. Dopo essere stato scoperto rimane sconvolto: gli è stato ordinato di non andare mai più a trovare Filippo, ma non riesce a far altro che pensare a lui. Un pomeriggio, insieme agli amici, torna alla casa abbandonata e scopre che Filippo è stato spostato in un altro nascondiglio. Quella notte, spinto dall'orribile notizia che i grandi hanno deciso di ucciderlo, decide di andare a liberarlo. Michele si mette alla ricerca di Filippo; proprio quando pensa di rinunciare lo trova, ma è troppo debole per potersi muovere. Michele lo incoraggia, con una corda riesce a tirarlo fuori, e lo convince a scappare, mentre lui rimane intrappolato nel nascondiglio. Arriva così il padre di Michele accompagnato da Sergio, incaricato dagli altri adulti di andare ad uccidere Filippo. Non riconosce il figlio e gli spara alla gamba. Poco tempo dopo arriva un elicottero della polizia , in cerca di Filippo, a cui il signor Amitrano chiede aiuto per suo figlio, che ora è in pericolo di vita. Mentre arrestano Sergio, Michele confuso cerca di dire al padre che deve fuggire perché altrimenti verrà arrestato.
"Ti prendo e ti porto via" è la storia senza lieto fine di Pietro, figlio caratteriale di genitori squallidi e sperduti, ragazzino timido e perseguitato dai compagni teppistelli, il cui destino s’incrocia e si compenetra tragicamente con quello di Graziano Biglia, playboy e frikettone fallito, destinato, per estrema coerenza al proprio personaggio caricaturale, a perdere l’ultima possibilità di redenzione, incarnata dalla professoressa Palmieri, unica ad averlo amato e accettato in tutta la sua desolante spontaneità. Storie di ordinaria periferia, d’amore asfittico e spoetizzato, d’orrore maleodorante e bestiale. La narrazione risulta ben congeniata e avvincente e l’assoluta assenza di messaggio al lettore non implica la superficialità dell’intreccio e non esclude l’acutezza dello studio dei caratteri.
Atwood Margaret - Il Racconto Dell'Ancella - 2007 Lorem ipsum dolor sit amet, «Рассказ служанки» (англ. The Handmaid's Tale) — антиутопический роман канадской писательницы Маргарет Этвуд, впервые опубликованный в 1985 году. Действие романа происходит в фантастической версии Новой Англии близкого будущего — жестоком кастовом обществе под названием Республика Гилеад, где к власти пришли религиозные радикалы. Главная героиня, «служанка» Фредова (англ. Offred, то есть «принадлежащая человеку по имени Фред»), должна выносить ребенка для высокопоставленного Командора вместо его бесплодной жены. Этвуд исследует темы угнетения женщин и осознанности выбора в обществе.
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